Overblog
Segui questo blog Administration + Create my blog
12 maggio 2011 4 12 /05 /maggio /2011 10:18

Profumo di carta. Di colla, di spago. E detto da uno anosmatico ("che non sente gli odori" nda) ha la sua bella valenza.

Appena entrato al Lingotto e già quell'atmosfera che respiro ormai da tre anni. Grazie ad Andrea Giannasi che è qui dietro (nello stand) che mette in ordine i libri brevi manu come neanche la migliore stagista. Grazie a Prospettiva Editrice che presenta nell'appuntamento più grande d'Italia (uno dei più grandi del mondo) il mio terzo libro, quel DOPPIO KUBRICK che neanche è nato e già lo si porta a spasso a respirare carta, colla e spago. Come del resto è stato fatto per APNEA e MALARIA. E vederli tutti e tre sullo stand...

 

Dunque si comincia.

Vi terremo aggiornati su tutto.

Seguiteci.

 

See you later.

Condividi post
Repost0
30 marzo 2011 3 30 /03 /marzo /2011 18:58

Mai scrivere sotto l'onda emotiva, secondo alcuni teorici. Hai visto mai che ti ritrovi travolto da un insolito destino nell'azzurro cielo di marzo?

Eppure lo faccio, anche se so che è sbagliato. Un po' come quando intingo il coltello e/o , perché no, il dito nel barattolo della Nutella.

"Non sei nessuno" mi diceva un "leinonsachisonoio" usando qualcuno nascosto dietro un vetro chiamato al contrario di Io, ma come lo scrivevano i latini. Tv.

"Impottibile. Qualcuno devo pur ettere. Forse Nettuno." Come il Monte che oggi i più chiamano di Giove, ma che un tempo aveva proprio quell'appellativo. E pure come la barzelletta che è più antica delle prepotenze. Più dell'uomo. Più di nessuno.

Nessuno. Ulisse.

Mi ci sento per tante ragioni: stirpe magnagreca, domus nella terra dei Lestrigoni, amo Circe, un po' marinaio e un po' porco, curioso fino al midollo che fatto-non-fu-a-viver-come-bruto. Etc. etc. etc.

Non sono nessuno. Dunque, sono qualcuno.

E i metodi spartani con me non funzionano. O meglio, giacché una delle leggende vuole l'antica Terracina fondata da esuli spartani.... con me funzionano benissimo.

Comprendo bene che lo scontro "fisico" sia impari per me, novello Ulisse. Novello come il vino, non come la patata. Che per colpa sua, della patata, l'itacense è stato in giro per vent'anni... poi dice che non è vero che tira più un boccolo di Venere che un carro trainato da Apollo!!!

Perderei all'istante contro un Colosso, anzi, un Ciclope, vista la cecità del (pre)potente.

Un Ciclope Polivalente... oddio... valente mica tanto!

Un Ciclope Polindustriale. Ecco.

Un Ciclope che come Polifemo fa il pastore. Diciamo che lei, caro Ciclope Polindustriale, a pecore sta messo bene.

Ulisse era Nessuno.

Io sono nessuno.

Io sono Ulisse.

E all'ennesima (pre)potenza rispondo con l'astuzia. Appuntisco per bene la penna e, aiutato dai mie compagni, un po' marinai e un po' porci, scriverò fino a far aprire gli occhi a coloro ai quali tu, Ciclope, ti rivolgi, conscio della tua (pre)potenza per attirarli nel tuo antro assieme alle altre pecore.

Continua a boicottarmi, Ciclope !!!!

 

E quando ti chiederai chi è stato a rubarti da sotto al naso il gregge, ti risponderanno:

"NESSUNO"




Condividi post
Repost0
25 marzo 2011 5 25 /03 /marzo /2011 09:20

PREMESSA

Trentatre anni fa nascevo. Ad Alatri. Ciociaria.

Gli amici terracinesi più affettuosi mi hanno sempre preso in giro, data la rivalità fra pontini e ciociari. Ma lo avrebbero fatto anche se, come i bimbi di adesso, fossi nato a Fondi, ma anche a Latina, Sezze, persino Roma. Quasi mi avrebbero perdonato il fatto se fossi nato nella calabria paterna. Troppo lontana per provare astio così vicino.

Io che ho sempre avuto una visione del mondo... universale, con le sue meravigliose diversificazioni e singolarità, non l'ho mai presa troppo a male ma, guasconamente (anzi, in questo molto "tarascinese di Porta Romana dentro le mura" grazie a mamma Ernesta e a nonno Pietruccio Pallotta e al bisnonno Ninetto Pallotta, fabbro) ho cercato di controbattere a modo mio e, informandomi da papà, ma soprattutto da mamma (in quei momenti gli uomini non ricordano neanche come si chiamano, figuriamoci dove sono), ho saputo, con sommma gioia, di essere stato procreato nel luglio 77, in una notte stellata, sulla spiaggia di Levante, la Spiaggetta per capirci, mentre il Tempio di Giove e Pisco Montano facevano da guardia e da futuri padrini.

Con questo voglio dire che, anche se fossi nato in Uzbekistan e procreato in Tagikistan, mi sentirei al 100% terracinese per i motivi che vado ad elencarvi. Provate a fare il gioco con me e vediamo quanti VERI terracinesi ci sono fra i miei concittadini, quelli che sulla carta d'identità vantano la scritta NATO A Terracina, magari all'Ospedale Vecchio o addirittura in casa.

Terracinesi di diventa....e io lo diventai!

Ps vorrei che soprattutto le nuove generazioni leggessero e magari, a mo' di sfida, provassero a fare tutte queste cose, per sentirsi sempre più terracinesi.


Non sei terracinese se non sai che quello non è il Tempio di Giove, ma ormai sono cento anni che lo chiamiamo così per un errore

Non sei terracinese se non sei mai andato sulla Madonnina di Monte Leano

Non sei terracinese se non hai mai letto Gigi Nofi

Non sei terracinese se non ti sei mai mangiato la "Pettola coi facioli"

Non sei terracinese se non ti sei mai tuffato dal Cappello del Prete o dai ponti di Badino e Canneto

Non sei terracinese se non hai mai ascoltato il professor Selvaggi e il suo fevore raccontare qualcosa su Terracina

Non sei terracinese se consideri Borgo Hermada, La Fiora, Frasso, Badino, Barchi altri posti al di fuori di Terracina e i loro abitanti "forestieri"

Non sei terracinese se quando torni col pullman dalla Stazione di Monte San Biagio, dopo anche una sola giornata fuori, arrivato alla curva  della Costa Azzurra ti manca il fiato rivedendo il mare

Non sei terracinese se non ti bruciano le labbra quando hai mangiato le spernocchie

Non sei terracinese se non ti viene la curiostià di leggere Storia di Terracina di Arturo Bianchini

Non sei terracinese se non hai mai passeggiato sulle mura

Non sei terracinese se non hai mai visto recitare in dialetto Cesareo Legge, Carletta Rossetti, Filippo Pernarella, Roberto Percoco, Teresina Palmacci e tutti gli altri

Non sei terracinese se non sai scegliere fra "arm' o sante"

Non sei terracinese se n'n c'addevence

Non sei terracinese se non sai che il Papa della prima crociata è stato eletto in Cattedrale

Non sei terracinese se non hai mai visitato il Parco della Rimembranza

Non sei terracinese se non hai mai festeggiato la Madonna del Carmine facendo la processione a mare da sop' 'na paranza

Non sei terracinese se il tuo mondo non "inizia alle mole e finisce all'acqua magnese"

Non sei terracinese se quando calpesti il basamento di piazza Municipio, o l'Appia antica, non provi sussulti, batticuore, echi lontani

Non sei terracinese se non sai che un imperatore romano era di Terracina 

Non sei terracinese se non hai la vaga idea di com'era il Tempio e a che cosa serviva e poi è servito nei secoli

Non sei terracinese se non sai cos'è la Collinetta, o il Montuno, com'è nata e "che ce sta de sott'"

Non sei terracinese se se non hai mai osservato i numeri romani incisi su Pisco Montano

Non sei terracinese se non hai mai passeggiato a Campo Soriano o Santo Stefano

Non sei terracinese se non hai il sorriso stampato in faccia quando esce il nostro sole e passeggi per il lungomare

Non sei terracinese se non sei orgoglioso della bellezza naturale "nonostantetuttoloschifoumano" della nostra città, che t'è stata regalata... "mica cazzi" (Cit.)

Non sei terracinese se vedendo le difficoltà enormi della nostra città te ne vai, scappi, "tanto ci torno in vacanza"

Non sei terracinese se la critichi sempre, se critichi quei pochi che fanno, se non fai nulla, se sei apatico e credi che questa sia la natura del terracinese

Non sei terracinese se non mi consideri terracinese



Condividi post
Repost0
28 febbraio 2011 1 28 /02 /febbraio /2011 23:26

Nel paese di IT si vive una gran confusione.

Chi ha un ruolo pubblico sputa nel piatto in cui mangia.

Chi è la Cosa Pubblica ha aggiunto il nome del paese e l'ha fatta diventare Cosa PubblicITà.

Aggiungendo un accento, d'accordo... nessuno è perfetto.

Anche se la Cosa Pubblica di IT crede di esserlo.

La Cosa Pubblica parla male della Cosa Pubblica.

Ed esalta la PubblicITà.

Solo quella di IT, ovviamente.

La sua.

La Pubblica PubblicITà.

Condividi post
Repost0
18 febbraio 2011 5 18 /02 /febbraio /2011 14:29

E poi ci si mette pure quello che a me ricorda un giocatore del Toro, uno di quelli che nelle altre squadre sarebbe dimenticabile, ma noi siam fatti così, il peggio ce lo teniamo tutto, come gli italiani....

Dicevo di quello lì coi capelli peggiori dei miei, le sopracciglia attaccate alla Elio, o allo Zio Bergomi per rimanere in tema calcistico, quello che chi gli vuole bene dice che stona, pensa gli altri, gli italiani...

Insomma, quello lì si mette a cantare con un altro che a stecche è peggio di un rappresentante della Raponi, ma che, come l'altro che sembra vivere in una nuvola di erba rossa calabrese, ci mette il cuore quando scrive e canta, come gli italiani...

Cantano, dunque, una canzone semplice, "orecchiabile" dicono i forbiti (ma può una canzone non essere orecchiabile, cioè entrare da un'altra cavità? Ok, ho sbagliato esempio...), la eseguono come gli italiani, furbescamente fieri...

 

Io lo sono davvero, fiero.

Fiero di essere italiano. Ma lo sono per le cose e le persone che se lo meritano davvero (l'elenco, grazie al Mare (ognuno ha i suoi dei!), è infinito e non ve lo propino).

Basta con l'ipocrisia. Basta dire che siamo un popolo che ci prendiamo tutta la merda che altri o noi stessi ci propiniamo. 

Faccio parte del popolo italiano. Io SONO il popolo italiano. E non la mangio la merda. Quindi NON è vero che TUTTI gli italiani sono uguali. NO. 

E lasciatemi cantare (senza chitarra in mano perché non so suonare) una canzone piano, piano...

Perché ne sono fiero....

Sono un italiano...

 


Condividi post
Repost0
11 febbraio 2011 5 11 /02 /febbraio /2011 10:08

Metereopatico. Forse sì.

Sarà pure che odio le prese per il culo. Se su internet dice che a Terracina c'è il sole in questo momento.... c'è il sole! Credo in internet come mia zia crede nella televisione e mia nonna credeva nei preti. Mistero della fede.

Se però c'è scritto sole e alzando la serranda sembra di stare in un incubo padano mi rode. E divento nostalgico. 

Metereopatico? Forse sì.

E allora somatizzo 'sto tempo schifoso e mi viene il mal di gola. Niente paura, però. C'è il metodo Mariolino (che papà a Dottor House gli fa il culo quando gli pare e piace!): sciacqui con acqua ossigenata.

Spremo tre volte la boccetta, tre fiotti gassosi nel bicchiere preso coi punti della Granarolo, quelli blu. Aggiungo un po' d'acqua del rubinetto e comincio. E mentre sono lì, a testa in su, gorgogliando bollicine che non sanno di champagne, mi sovvengono sensazioni ataviche, ricordi fanciulleschi e ho voglia di sputarli fuori... ma anche di sputare l'acqua ossigenata nel lavandino, senza sporcare sennò mamma fa il culo a me, Mariolino e Dottor House messi insieme.


La vasca mi sembra immensa. Ci stiamo in tre: io, mio fratello Lucio che gioca con una barchetta e quel gigante di mio padre. Gli arrivo al fianco, proprio dove ha un grosso neo che mamma dice sempre "di farsi vedere". Boh, io lo vedo... forse perché sono a quell'altezza.

Finito il bagnetto si passa all'operazione asciugatura: accappatoio, mamma mi mette sulla lavatrice e dice di non muovermi. Ho bisogno di coccole. Ho mal di gola. Col cappuccio calato sulla testa riccioluta mi appoggio allo stipite del mobiletto del bagno, quello con lo specchio. La mia tempia di carne contro il suo spigolo di legno. Come fosse la carezza di nonno, rude ma sincera. Mi riprometto di farlo sempre, anche da grande. Come la carezza che mi faccio prima di addormentarmi. Mi voglio bene e me lo devo dimostrare. 

 Vedo mio padre che fa una strana operazione. Ha una boccetta bianca col tappo blu in mano. Spruzza qualcosa dentro il bicchiere di carta e poi ci aggiunge l'acqua. Mezzo pieno. Mamma intanto mette la sedia davanti il lavandino, poi mi ci mette sopra. E inizia a passarmi il phon fra "gli indomabili". E lì si crea un'altra magia, una sensazione di benessere familiare, l'avvolgimento materno. Caldo e freddo che si incontrano e si abbracciano. Brividi.

Finito col phon, tocca alla gola. Papà mi insegna come fare quegli strani versi con l'acqua in bocca, come muovere la testolina di qua e di la in modo che le placche vadano via. Sembra la gassosa che ho bevuto al compleanno mio cugino. Però questa si sputa. Piano, sennò mamma s'arrabbia, ma si sputa.

Fuori c'è nebbia. Fa freddo. Ho mal di gola e i capelli ancora umidi. Ma bastano piccole cose per farmi sentire bene. L'acqua ossigenata, lo stipite del mobiletto del bagno e il calore di casa mia.

 


Condividi post
Repost0
6 febbraio 2011 7 06 /02 /febbraio /2011 11:04

NELLA TESTA C'HO UN GROSSO BORDELLO CHE FA...

BADABUM BADABUM BLA BLA.

 

Non è questione dei timpani chiusi per il raffreddore. E neanche del conseguente mal di testa da imbottimento vestiario-farmaceutico. Proprio che mi picchiano 'ste due sillabe, BLA BLA...

 

 

NELLA TESTA C'HO UN GROSSO BORDELLO CHE FA...

BADABUM BADABUM BLA BLA.

 

E dire che la definizione più carina con cui mi additavano quando ero bambino era "chiacchierone". Poi, ormai è noto ai più, ma soprattutto a me stesso, con quelle due sillabe ci lavoro...

 

NELLA TESTA C'HO UN GROSSO BORDELLO CHE FA...

BADABUM BADABUM BLA BLA.

 

Eppure sono semplici da usare, non hai bisogno nemmeno del libretto d'istruzione... al massimo di un'istruzione e basta, giusto per non passare alla distruzione della lingua, ma tant'è...

 

NELLA TESTA C'HO UN GROSSO BORDELLO CHE FA...

BADABUM BADABUM BLA BLA.

 

Semplici, già... semplici anche da NON usare quando non si sa che dire... semplice.

 

NELLA TESTA C'HO UN GROSSO BORDELLO CHE FA...

BADABUM BADABUM BLA BLA.

 

E poi sarà che l'influenza influenza il mio fluente borbottio che dalla testa passa fluentemente dalla testa alle mani....

 

NELLA TESTA C'HO UN GROSSO BORDELLO CHE FA...

BADABUM BADABUM BLA BLA.

 

Un continuo e inutile bla bla sputato come quando ti rimane un po' di dentifricio nella trachea, o vomitato mettendosi il dito in gola per cacciare per forza "fiumi di parole" jalissianamente inutili.

 

NELLA TESTA C'HO UN GROSSO BORDELLO CHE FA...

BADABUM BADABUM BLA BLA.

 

Dose giornaliera di Bla Bla. Presa.

Mal di testa andante. Ce l'ho.

Tachiflued arrivo. Manchi solo tu!



Condividi post
Repost0
5 febbraio 2011 6 05 /02 /febbraio /2011 16:25

TRATTO DAL BLOG:

 

http://tuttiscrivonotrannete.blogspot.com/

 

Che non si dica che i giovani non hanno le palle.

Che non si dica che i giovani sono tutti uguali.
Che non si dica che non hanno più i valori, che sono apatici e altre stronzate del genere.
Cosa? Già due parolacce in tre righe??? Uuuuh, perdonatemi nobiluomini dal palato fino (o era il cervello? mah...) e donzelle dal culo pesante (e sono tre!), ma quando scrivo preferisco dire pane al pane e vino al vino (e in fondo la Felicità cos'è, se non "un bicchiere di vino con un panino???).
Questo Blog è il frutto del Corso di Scrittura Creativa all'interno del Liceo Classico-Scientifico-Sociopedagogico Leonardo da Vinci di Terracina (LT).
Non è un Blog chiuso.
Anche perché è stato appena aperto!
La scintilla è nata dagli studenti, dai ragazzi che in questi giorni si sono appassionati o hanno rispolverato atavici impulsi persi nel fondo di alcuni cassetti ormai pieni di mutande e calzini.
L'impulso a scrivere. A dire scrivendo. A pensare scrivendo. A sognare.
La speranza di continuare, in un modo o nell'altro.
La speranza di avere un modo di lasciare il proprio segno da qualche parte.
Una lavagna e tanti gessetti. Quanti se ne vuole.
Il blog è aperto a tutti. Chiunque voglia scrivere qualcosa lo può fare, inviandoci poesie, racconti, pensieri e quant'altro sia formato dalla parola più bella del mondo: parole!
E che non si dica che non c'è posto sulla lavagna dei giovani!
Condividi post
Repost0
17 gennaio 2011 1 17 /01 /gennaio /2011 12:37

mia cuginetta ha un nuovo "fidanzatino".

mia cuginetta è contenta perché le danno una paghetta "più grande assai".

mia cuginetta ha il "fidanzatino" che le da la paghetta "più grande assai".

mia cuginetta ha il "fidanzatino" "più grande assai" di lei.

mia cuginetta dice che "però il fidanzatino non è grande assai di altezza ma solo di età".

mia cuginetta non è contenta perché il "fidanzatino" è bello, anzi, ma, come dice mia zia, "questo fidanzatino serve ad arrivare ad uno scopo più grande assai".

mia cuginetta dice "ahhhh, ecco perché si dice scopare... per lo scopo più grande assai".

mia cuginetta non va neanche più a scuola. "Tanto non serve... gli scopi più grandi assai mica li raggiungi a scuola, pure se comincia per SC...".

mia cuginetta il "fidanzatino" glielo ha presentato un signore con l'impermeabile al parco... portava la Fede e stava con una Mora.

mia cuginetta dice che il "fidanzatino" sembra un neonato perché "ha i capelli pochissimi come quando è nato mio fratello Ignazio... però Ignazio aveva già il pizzetto... ma pure gli occhi strabici come Maurizio e la faccia da culo come Umberto... siamo una famiglia di merda, lo so...".

mia cuginetta va sempre a giocare a casa del "fidanzatino". Giocano a "guardia e ladri". Si annoia perché le fanno fare sempre la guardia... girano senza le mutande e le dicono "guardaci, guardaci"; "il mio fidanzatino dice che si diverte di più assai a fare il ladro... gli viene meglio... boh!".

mia cuginetta preferisce giocare al "dottore e l'infermiera". Anche il "fidanzatino". "Prende una M&M's blu (chissà perché... a me piacciono quelle gialle che somigliano alle caccole di Ignazio...) e mi dice di contare fino a un'ora e mezza circa... che pizza, però!"

mia cuginetta ricorda gli insegnamenti della mamma e, soprattutto, la paghetta "più grande assai" e sorride.

mia cuginetta ha un nuovo "fidanzatino". Si chiama Silvio.



Condividi post
Repost0
12 gennaio 2011 3 12 /01 /gennaio /2011 20:57

BAMBA

Che la Bamba si sia impossessata di Terracina è cosa nota, ma anche cosa nostra... visto che ci viviamo... basta una R e la bamba diventa barba... ma sai che barba? Tutti giorni a farti la barba... e a farti la bamba...

Quelli più grandicelli se la ricordano la Bamba, alle Scalette, prima discoteca cittadina, dove se avevi un filo di barba ti facevi le barbie... o le bambi, quelle con gli occhi da cucciolo che ce la facevano credere a noi sbarbatelli... senza barba... nella città di Giove Anxur... sbarbato anche lui...

Senza barba e senza bamba... noi in discoteca mica ci andavamo!

Torniamo a bomba... a parlar di Bamba... a Terracina, la città senza barba...

Il mio vuol essere un attacco potente, di quelli che destabilizzano l'establishment, di quelli "contro": lo sappiamo tutti cosa fanno su in Comune con la Bamba... non possiamo più stare a questo continuo gioco di chi con la Bamba governa le nostre vite.... 

DICIAMO NO ALLA BAMBA....

non ne possiamo più di sentirli cantare e ballare la famosa canzone di Ritchie Valens!!!

 

 

BOMBE

A Terracina, il tema caldo di questi giorni sono le bombe. 

Le bombe calde. 

A Roma bombe carde. A Napoli bombe carte.

In città, fino a poco tempo fa, gli "alternativi" si facevano le bombe: al parco, agli scogli, i più audaci a scuola. Oggi se le fanno direttamente in casa. Un po' a casa di uno, un po' a casa di un altro. Alternativi, appunto.

Chi le fa queste bombe?

Ci sono ovviamente le varie correnti di pensiero, veri e propri partiti che spostano voti... le correnti, si sa, spostano tante cose... ma la corrente è pericolosa... la corrente votiva, diciamo... dove c'è corrente, c'è lampada: la lampada votiva.

Chi le fa meglio queste bombe? 

Sono meglio quelle di Creme Caramel o quelle di Punto Dolce? Le primigenie di Somma o le Mandatori?

E, soprattutto.... a che gusto???

images.jpeg

 

BIMBI(minchia)

Partiamo da un dato di fatto oggettivo: a Terracina non esistono bimbiminkia. Per due semplici ragioni:

1 - la K non fa parte dell'alfabeto terracinese.

2 - A Tarascina ce stann' i mammocci!!!

Poi, che ci siano i bimbi e ci siano pure le (teste di) minchia, quello è un altro discorso ("che affronteremo un'altra volta" come direbbe Pennacchi... come? Non posso perché non ho vinto lo Strega? Alla salute sua allora! Ma brindo con il moscato, se permettete... che in palude col kaiser che ce l'hanno....).

"La massima aspirazione per un bimbominkia è finire su Studioaperto per un proprio filmato sharato su youtube" leggo...

qui a Terracina, se ci fossero, al massimo rischierebbero di finire, che so, su un blog o una tv locale in un filmato mentre si insultano dandosi del cane, tirandosi bombe e tirando bamba fino all'ultima nota.

Sarebbero vecchiminkia.



 

 

 

 

 

Condividi post
Repost0

Presentazione

  • : Blog di Massimo Lerose
  • : Meglio stare all'Indice che al medio... Scrittori Pericolosi, non scrittori fottuti!
  • Contatti

Profilo

  • Massimo Lerose
  • Massimo Lerose nasce nel 1978.
E' attore, regista e scrittore.
Per molti dovrebbe trovare un "lavoro serio".
Per alcuni è un "talento sprecato".
Per pochi è semplicemente Massimo.
La sua casa è il mondo.
Il suo mondo è Terracina."
  • Massimo Lerose nasce nel 1978. E' attore, regista e scrittore. Per molti dovrebbe trovare un "lavoro serio". Per alcuni è un "talento sprecato". Per pochi è semplicemente Massimo. La sua casa è il mondo. Il suo mondo è Terracina."